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Dropshipping per le vendite online

Dropshipping per le vendite online

Negli ultimi anni si sente sempre di più parlare di dropshipping e di come rappresenti un’opportunità per incrementare le vendite online.
Questo modello di business ha avuto un grande successo per l’indubbia facilità di gestire tutto online, senza dover essere legati ad un particolare luogo fisico.
I margini di profitto molto interessanti, che possono arrivare anche al 40% (ma possono essere anche più elevati in caso di prodotti di nicchia), rappresentano una tentazione per molti imprenditori.

Prima di farsi sedurre da un sistema che ha senza dubbi potenzialità, ma anche svantaggi, bisogna chiedersi se il dropshipping faccia al caso nostro e se abbiamo le competenze per gestirlo.
Per creare da zero un business di questo tipo è necessario infatti capirne il funzionamento e identificare i processi su cui si basa.

DROPSHIPPING: COS’È E COME FUNZIONA

Il dropshipping è una forma di vendita online che permette al venditore di offrire prodotti che non sono fisicamente stoccati in un magazzino di sua proprietà. Grazie a questo modello di business quindi possiamo vendere prodotti fisici senza preoccuparci di aspetti come:

  • La produzione
  • L’immagazzinamento dei prodotti
  • La gestione del magazzino
  • Le spedizioni ai clienti finali

Provando quindi a schematizzare il processo del dropshipping abbiamo un sistema in cui si muovono 3 “attori” diversi:

1- Il cliente ossia colui che visita lo shop online o il marketplace e acquista un prodotto.

2- Il retailer ossia il proprietario dello shop online. Questa figura funge da tramite tra il cliente e il fornitore, inoltrando gli ordini effettuati sul suo ecommerce a chi effettivamente produce il prodotto. Il retailer fornisce al “grossista” anche tutti i dettagli necessari affinché quest’ultimo possa procedere con la spedizione.

3- Il fornitore o dropshipper che si occupa di preparare e spedire il prodotto al cliente finale.

 

dropshipping schema

 

A guardare questa catena logica e funzionale, il dropshipping potrebbe sembrare un’idea dal successo assicurato.
In realtà riuscire ad entrare e a farsi largo in un mercato già saturo e competitivo come quello delle vendite online non per nulla semplice.
È necessario riuscire ad individuare il prodotto giusto, fornitori affidabili ed avere una strategia di marketing precisa per farci conoscere e ritagliarci la nostra fetta di consumatori.

IN CHE SETTORI SI PUÒ USARE?

Il metodo di vendita basato sul dropshipping si adatta molto bene a varie realtà e tipologie di azienda. Può essere usato:

1- In uno shop online. Grazie all’estrema semplificazione dei processi, che riducono il lavoro manuale del venditore al minimo, è una soluzione molto comoda per le aziende che hanno un proprio e-commerce. Ha anche dei costi relativamente bassi, soprattutto inizialmente, il che può risultare conveniente per imprenditori alle prime armi.

2- Nei marketplace. Su Amazon o Ebay ci sono moltissimi commercianti che utilizzano il dropshipping. Questo tipo di piattaforme ha milioni di utenti attivi e ci permette, potenzialmente, di raggiungere un enorme numero di persone. Ovviamente sta a noi utilizzare la strategia migliore per farci notare, costruire la nostra reputazione ed aumentare la nostra clientela. Dobbiamo ricordare che essere presenti in un marketplace ha dei costi, che vanno dalle commissioni agli abbonamenti.

3- Nei negozi offline. Sembra strano ma non lo è affatto. Il dropshipping si sta diffondendo sempre di più anche nei negozi fisici. Invece di dover avere enormi magazzini da gestire, sempre più commercianti stanno utilizzando il dropshipping per risparmiare sullo stoccaggio e sulle spedizioni. I clienti consultano cataloghi, guardano i pezzi in esposizione e scelgono cosa acquistare. I prodotti poi vengono ordinati e spediti dal fornitore.

A CHI È ADATTO?

In linea di massima qualsiasi azienda o imprenditore che voglia vendere online può decidere di utilizzare il sistema del dropshipping.
Tuttavia è improbabile che un’impresa con una storia alle spalle e un sistema già rodato di stoccaggio, gestione e vendita decida di passare al dropshipping. Alcuni imprenditori tuttavia lo fanno, soprattutto per testare alcuni prodotti o servizi particolari, per un periodo limitato. Le imprese che traggono i maggiori benefici dal dropshipping sono:

  • Startup o aziende che non hanno esperienza con la vendite online. Può accadere che gli imprenditori che hanno da poco dato vita al loro progetto non abbiano grandi competenze in materia di vendite online. Per loro il dropshipping può essere un’ottimo metodo per capire come ottimizzare il processo ed investire il loro budget.
  • Imprese con budget limitato. Il dropshipping è un sistema molto economico per iniziare con le vendite online perché non è necessario pagare in anticipo i prodotti. Le uniche spese saranno quelle per la realizzazione del sito e la sua gestione.
  • Aziende che vogliono fare test di mercato. Il dropshipping può essere un ottimo modo per effettuare dei test su una determinata nicchia di mercato, oppure su un prodotto, prima di investire budget maggiori.

VANTAGGI DEL DROPSHIPPING

Dopo aver parlato dei soggetti che traggono i maggiori vantaggi dal dropshipping cerchiamo anche di chiarire le motivazione per cui questo metodo è così valido.

  • Costi ridotti. Rispetto al tradizionale modello che presuppone l’esistenza di un magazzino di proprietà, il dropshipping ha costi decisamente più bassi. Non sono necessari budget consistenti per comprare o affittare uno spazio, non ci sono costi di gestione e di personale. Il magazzino non esiste, perché il retailer non acquista il prodotto finché non viene effettuato un ordine da parte di un cliente.
  • Gestione molto semplice. Non avere un magazzino fisico permette di risparmiare moltissimo tempo e ci permette di non doverci preoccupare di questioni tecniche come imballaggi, spedizioni, monitoraggio degli stock.
  • Possibilità di ampliare l’inventario dei prodotti venduti. Non dovendo produrre ne acquistare il anticipo ciò che vendiamo, possiamo allargare facilmente e velocemente la nostra offerta. Ampliando la nostra cerchia di fornitori potremo aggiungere al nostro inventario nuovi prodotti in modo rapido e a costo zero.
  • Possibilità di lavorare in tutto il mondo. Non avendo un magazzino fisico e lavorando con fornitori sparsi in tutto il mondo potremo allargare gli orizzonti geografici del nostro business e diventare internazionali.

Uno degli aspetti che attrae di più del dropshipping è proprio la possibilità di essere gestito ovunque ci si trova.

L’estrema intuitività del metodo e il successo che alcuni ecommerce hanno avuto negli ultimi anni, con guadagni a 6-7 cifre nel primo anno di vita, hanno provocato una vera e propria dropshipping mania. Tuttavia, accanto ai case studies positivi si registrano anche numerosissimi fallimenti dietro a questo tipo di business.
Questo accade perché anche il dropshipping presenta delle problematiche e svantaggi molto insidiosi.

RISCHI DEL DROPSHIPPING

  • Semplicità estrema. Sembra quasi un controsenso ma la facilità di avviare un business di dropshipping è anche uno dei fattori di rischio maggiori. Non esistono vere e proprie barriere d’accesso perciò chiunque può decidere di entrare in gioco come retailer o fornitore. Ciò significa che il livello di competitività sarà altissimo e perciò bisognerà avere una strategia di marketing più che buona per cercare di ritagliarsi uno spazio adeguato.
  • Basso margine di profitto. Il rischio di generare un profitto scarso è molto alto. Dovremo essere in grado di trovare fornitori che abbiano dei buoni prezzi per essere sicuri di avere un buon margine di guadagno. Bilanciare il prezzo che paghiamo e quello che facciamo pagare ai nostri clienti sarà fondamentale.
  • Problemi di logistica. I venditori hanno poca influenza sulle modalità e soprattutto sulle tempistiche delle spedizioni. Se il prodotto tarda ad arrivare o non arriva affatto, è il venditore a doverne rispondere. La soddisfazione del cliente, i resi e i disguidi che sono all’ordine del giorno, sono questioni complesse da gestire e complicate proprio dal sistema fatto di intermediari.
  • Spese di spedizione. Quando un venditore offre prodotti molto diversi tra loro, in mano a grossisti sparsi in tutto il mondo, può succedere che le spese di spedizione si sommino fino a diventare molto alte. Se queste vengono addebitate tutte al cliente c’è il rischio che decida di abbandonare il carrello. Per questo motivo un’idea potrebbe essere quella di farsi carico di parte delle spese, cosa che però eroderà inevitabilmente il nostro margine di guadagno.

COME INIZIARE UN BUSINESS DI DROPSHIPPING DI SUCCESSO?

Abbiamo capito che il dropshipping ha luci ed ombre e che solo una pianificazione oculata può metterci al riparo dagli aspetti negativi di questo business. Ci sono alcune accortezze che possono evitarci di incorrere in problemi che, a lungo andare, farebbero fallire la nostra impresa.

1- Trovare una nicchia di mercato. Vista l’enorme competizione presente, soprattutto nel campo degli ecommerce generalisti, individuare un settore più “marginale” può essere una buona idea. Sarà più facile rivolgerci ad un target ben definito ed interessato a prodotti specializzati che “sparare nel mucchio”.

2- Identificare i fornitori giusti. Questa è forse la cosa più difficile da fare, prima di iniziare seriamente con il dropshipping. Riuscire a trovare dei grossisti onesti, che forniscano un prodotto di qualità e che rispettino tempi e modi di consegna. È necessario prendersi del tempo e fare delle approfondite ricerche online, per fare una prima scrematura. In seguito, una buona idea può essere quella di contattare i fornitori direttamente e richiedere un incontro o la possibilità di fare un test di prodotto.

3- Cercare di prevedere i trend. A meno che non decidiamo di avviare un ecommerce generalista, avremo bisogno di farci un’idea dei possibili futuri andamenti del mercato. La nicchia che abbiamo scelto ha prospettive di crescita? Ci sarà domanda di quel tipo di prodotto? Fare uno studio di mercato, prima di scegliere il settore in cui impegnarci sarà fondamentale per evitare di prendere dei veri e propri abbagli.

Un altro aspetto fondamentale è avere ben chiaro fin da subito il nostro target ed impostare una rigorosa policy che  ci tuteli e che incontri i bisogni dei nostri utenti.

1- Costruire un identikit preciso del nostro cliente. Avere ben chiaro a chi ci vogliamo rivolgere è assolutamente indispensabile. Senza conoscere a fondo il nostro target infatti sarà impossibile impostare qualsiasi strategia di marketing.

2- Impostare un ottimo customer care. Ricordiamoci che, sebbene non saremo i responsabili in prima persona delle spedizioni o di eventuali resi, dovremo cercare di soddisfare tutte le richieste dei nostri clienti. Noi siamo l’interfaccia tra il consumatore e il produttore perciò dobbiamo essere pronti ad affrontare qualsiasi richiesta o problematica. Ritardi nelle spedizioni, difetti di prodotto, malfunzionamenti, rimborsi.

3- Pianificare una strategia di marketing. Per acquisire clienti e aumentare le vendite dovremo farci conoscere in quel mare magnum che è il business degli ecommerce. La nostra strategia deve permetterci di farci strada tra i tantissimi competitor e di ritagliarci il nostro spazio. Un mix di vari strumenti come SEO, Ads, sponsorizzazioni via social ci permetterà di posizionarci adeguatamente e generare conversioni.

Il dropshipping offre indubbi vantaggi, sia ai retailer sia ai produttori, in quanto permette di avere un gran numero di clienti, generare un interessante fatturato e far crescere il proprio brand.
Inoltre è una buona occasione da cogliere per chi si cimenta nel business degli ecommerce per la prima volta, per le modalità semplici e il basso budget iniziale necessario.
D’altro canto i rischi, come in ogni settore, esistono anche nel dropshipping. Per questo motivo è necessario avere una strategia ben chiara per minimizzare i rischi e massimizzare i guadagni.

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