Tik tok per le aziende: utile o no? Questa è la domanda sulla bocca di moltissimi imprenditori che osservano l’ascesa di questa piattaforma con curiosità, entusiasmo, ma anche qualche dubbio.
Le preoccupazioni sono più che lecite. La storia infatti ci insegna che un boom iniziale non corrisponde sempre ad un successo sul lungo termine (ricordate vines e snapchat?).
Non c’è dubbio che tik tok dal 2016 di strada ne abbia fatta parecchia. Le tappe della sua ascesa passano attraverso una fusione, un rebranding e una progressiva campagna di promozione costata miliardi di dollari.
La strategia finora sembra aver funzionato tanto da rendere tik tok la seconda app più scaricata di sempre dopo Whatsapp.
Ma cos’è in definitiva tik tok e cosa ha di diverso rispetto a social come Facebook, Twitter o Instagram?
Per sua stessa definizione, tik tok è il luogo dove un brand può esprimere il proprio lato creativo e farsi notare all’interno della community. “No matter how big or small your business, no matter what you’re making or selling, we believe your brand deserves to be discovered here”.
Attraverso tik tok quindi possiamo far conoscere il nostro brand e metterci in contatto con la nostra audience in un modo più autentico, diretto ed inusuale. Possiamo stringere connessioni, lanciare nuovi trend e creare qualcosa che sia davvero interessante.
I NUMERI DI TIK TOK
Con più di 1 miliardo e mezzo di download e circa 800 milioni di utenti attivi mensilmente in tutto il mondo, i numeri di tik tok sono ormai così alti da non poter essere ignorati.
In Italia l’app è sempre più diffusa tanto che a Marzo 2020 ha registrato 5,4 milioni di utenti unici, con un incremento del 475% in un periodo di soli 9 mesi.
Sono più di 230 i video caricati ogni minuto sulla piattaforma, una massa di contenuti di genere vario che vanno dalle challenge ai duetti, dai lip sync ai balletti.
Chi sono gli utilizzatori principali dell’app?
Al momento il primato spetta ancora agli under 24, la cosiddetta GEN Z, che rappresenta circa il 60% del pubblico di tik tok. Un po’ come successo per altre piattaforme social però, a mano a mano l’età media sta aumentando tanto che ormai il 30% degli utenti attivi ha più di 30 anni.
La presenza di un numero così elevato di persone giovani, che non possiamo intercettare su nessun altro social, ci offre molte opportunità. Abbiamo la possibilità di fare brand awareness e rivolgerci ad un pubblico difficilmente raggiungibile, parlando la loro stessa lingua.
È questo il fattore chiave per creare una campagna che abbia successo su questa piattaforma.
Al momento c’è una maggioranza di utenti di sesso femminile ma il gap si sta colmando molto rapidamente, anche grazie all’adozione di tik tok da parte di molti sportivi uomini che hanno iniziato a proporre contenuti adatti ad un pubblico maschile.
Come gli stessi creatori dell’app dichiarano: “Non fare ad. Fai Tik tok”. Questo significa che i brand devono adeguarsi al linguaggio di tik tok e cercare di farlo proprio sviluppando un proprio stile.
La GEN Z e i Millennials non amano i contenuti che siano marcatamente pubblicitari e, soprattutto su tik tok, cercano svago, intrattenimento e divertimento.
Per questo motivo, usare tik tok per le aziende e integrarlo nelle proprie strategie di marketing significa pianificare la propria presenza in modo intelligente. Non è la piattaforma che deve piegarsi alle nostre esigenze ma siamo noi a dover osservare, imparare e delineare una strategia di contenuti ad hoc.
CHI PUÒ FARE MARKETING SU TIK TOK?
A livello teorico qualsiasi professionista o azienda che offra un prodotto/servizio può decidere di usare tik tok per farsi conoscere. In linea di massima quindi tik tok per le aziende funziona! Tuttavia, come abbiamo già detto, questa piattaforma ha delle peculiarità che non possiamo ignorare.
- È popolata principalmente da utenti giovani. Parliamo di persone tra i 16 e i 24 anni e dei millennials. Questo ci da un’indicazione molto chiara sul tipo di pubblico a cui possiamo potenzialmente arrivare.
- I suoi contenuti sono unici e particolari. Tik tok si basa sul video, in particolare su formati brevissimi in cui creatività, divertimento e ritmo giocano un ruolo fondamentale.
La prima cosa da fare quindi è chiedersi: ci conviene essere su tik tok e usarlo per raggiungere i nostri obbiettivi di marketing?
Prima di buttarci sul social del momento solo perché “è di tendenza” cerchiamo di capire se valga davvero la pena di investire tempo e budget su tik tok. Esattamente come accade su altre piattaforme social, dovremo costruire la nostra presenza utilizzando i contenuti e il tono adatti al nostro pubblico.
Non siamo utenti qualsiasi ma un brand che ha obbiettivi di business specifici.
Per questo motivo non possiamo pensare di creare il nostro account e “accodarci” soltanto ai trend del momento senza un minimo di pianificazione. Il rischio è quello di sprecare tempo prezioso, investire ore di lavoro e budget inutilmente o, ancora peggio, danneggiare la nostra immagine aziendale. Prima ancora di aprire il nostro account quindi dobbiamo individuare:
1- Degli obbiettivi precisi. Deve essere ben chiaro fin da subito quali scopi vogliamo raggiungere. Se ad esempio vogliamo fare brand awareness o stimolare l’engagement ed il coinvolgimento verso la nostra azienda tik tok può essere la piattaforma giusta per noi. Più complesso, ma non impossibile, realizzare campagne volte alla conversione e alla vendita in senso stretto.
2- Il target di riferimento. La priorità assoluta di un’azienda deve essere quella di conoscere perfettamente il suo target e di essere in grado di capire come e dove intercettarlo. Se un brand ha un prodotto/servizio adatto ai giovani e giovanissimi tik tok potrebbe rivelarsi un “campo di gioco ottimale” in cui entrare.
3- Il tipo di prodotto/servizio. Non tutti i prodotti/servizi sono adatti a tik tok. Sebbene alcuni brand insospettabili abbiano dimostrato che è possibile pubblicizzare potenzialmente tutto (ad esempio il Washington Post), alcune aziende potrebbero avere più difficoltà di altre.
Se il nostro brand risponde a questi pre requisiti, potrebbe essere un’ottima idea usare i tool di tik tok per le aziende. Avremo infatti parecchie chance di ottenere buoni risultati.
Diverso il discorso per un brand che si rivolge ad una piccola nicchia elitaria o che vende qualcosa di immateriale e basato sull’esperienza. In questo caso posizionarsi in un social come tik tok potrebbe rivelarsi più complesso.
TROVARE IL GIUSTO TARGET
Per essere certi di creare contenuti in linea con l’audience che desideriamo raggiungere è fondamentale identificare con precisione il nostro target e capire il suo comportamento su tik tok. Conoscere bene a chi ci si rivolge è fondamentale per ogni azienda così come sapere dove trovarli su tutte le piattaforme social.
Il lavoro di ricerca su tik tok tuttavia, va svolto in modo leggermente diverso proprio per la sua natura e per l’organizzazione del suo algoritmo.
Invece di cercare il target solo tramite informazioni come età, sesso, provenienza etc. può essere una buona idea partire dagli hashtag che gli utenti usano per cercare i contenuti di loro interesse.
Un ottimo metodo per assicurarsi di delineare l’audience giusta è quindi quello di fare una reverse search.
Gli hashtag sono moltissimi e differenti e sta a noi identificare il maggior numero di keywords che il nostro target potrebbe usare.
Una volta fatta questa operazione dovremo osservare i contenuti che abbiamo trovato. Trovare pattern ricorrenti come tematiche, musica, effetti visuali permetterà di farci un’idea precisa dei gusti del nostro target.
Ovviamente, per avere una panoramica migliore delle nostre performance, dovremo passare all’account pro per osservare le nostre statistiche ed analizzare il comportamento online dei nostri follower. Studiare le loro abitudini e verificare quando si connettono alla piattaforma ci permetterà di capire ad esempio quando è meglio condividere i nostri contenuti per intercettare il picco di presenza online.
COME FUNZIONA TIK TOK
La base di tik tok sono i video, contenuti brevissimi che vanno dai 15 ai 60 secondi in cui la creatività la fa da padrona.
Gli utenti di questa piattaforma infatti cercano principalmente svago e divertimento.
Non si va su tik tok per informarsi, per quello ci sono Google o Facebook, o per guardare tutorial, per quello c’è Youtube.
Tik tok è nato e continua ad essere, almeno per il momento, un luogo dove intrattenersi con contenuti leggeri.
Un utente tipo passa su tik tok in media 61 minuti al giorno, utilizzando la modalità sound on ossia l’audio attivo.
La musica gioca un ruolo importantissimo nei video, soprattutto in quelli di tendenza.
Gli utenti passano circa il 75% del loro tempo nella sezione For You, l’equivalente del news feed di Facebook o dell’Explore di Instagram, a cercare nuovi contenuti.
Questo significa che gli utilizzatori di tik tok sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, oltre a seguire i loro tiktokers preferiti.
Secondo i creatori dell’app, l’algoritmo di tik tok è molto sensibile ed “impara” osservando i comportamenti degli utenti.
Questo significa che più tempo un utente passa sull’app e più il suo feed si popolerà di contenuti ritagliati sui suoi gusti e preferenze. Accanto a questi però troverà sempre i cosiddetti video di tendenza, quelli che stanno riscuotendo molto successo nella community.
I video di tik tok sono arricchiti da moltissimi effetti visuali come scritte, emoji, lenti e filtri che possono anche essere brandizzati.
Tra i tool di tik tok for Business è stato anche inserito il Gamified Branded Effect, che sfrutta la realtà aumentata per rendere ancora più coinvolgente ed immersiva l’esperienza sulla piattaforma.
Anche l’audio che accompagna i video può essere caricato dall’esterno (e da quel momento sarà disponibile per tutta la community) o scelto in app seguendo o meno le tendenze musicali del momento. Il catalogo è veramente sterminato e c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
QUALI CONTENUTI FUNZIONANO?
A questo punto dobbiamo chiederci quali tipologie di contenuti tendono a catturare l’attenzione degli utenti e hanno una maggiore probabilità di diventare virali.
La risposta non è così scontata ovviamente ma tutti i video che vengono creati per tik tok rientrano in due categorie:
- Evergreen. Sono video che continuano a portare visualizzazioni anche dopo parecchio tempo dalla loro creazione. Sono in grado di portare valore non solo sul breve ma anche sul medio e lungo termine.
- Trending. Sono contenuti che possono avere un successo esplosivo e diventare virali in un determinato momento ma per un periodo piuttosto breve.
Entrambi possono essere egualmente validi per promuovere la propria azienda su tik tok.
È importante però avere una strategia precisa che tenga conto del target di riferimento, dei nostri obbiettivi e delle metriche da usare per valutare i risultati.
I video evergreen
Costituiscono l’ossatura della comunicazione aziendale su tik tok, sono contenuti “classici” che servono a costruire e rafforzare il rapporto con la nostra community. I contenuti di questo tipo devono rispondere a una o più delle cosiddette 4 E, devono cioè essere:
- Educational: servono a mostrare il valore del tuo prodotto/servizio, anche rispetto a quello dei competitors. Sono quindi contenuti esplicativi delle caratteristiche della tua offerta.
- Entertaining: coinvolgere, intrattenere e divertire la tua community è indispensabile per rafforzare il legame con essa ed aumentare la diffusione dei tuoi contenuti.
- Engaging: servono a creare una community di utenti che si riconoscono negli stessi valori, che hanno gli stessi gusti e che adorano la tua azienda.
- Emotional: tik tok ci permette, più di altri social, di provocare una risposta emotiva forte nella nostra community attraverso uno storytelling mirato. In questo modo potremo creare una connessione emozionale con la nostra audience.
I contenuti di tendenza
Spontanei o preparati, realizzati da soli o in gruppo, i video di tendenza sono quelli che vengono realizzati seguendo il trend del momento su tik tok.
I più noti sono le challenge, le coreografie e i lip-sync che sfruttano la base musicale del momento o una scena di un film/serie tv. Seguire le tendenze del momento e lanciarsi in una delle tante challenge in voga non è sbagliato ma ricordiamo sempre che siamo un brand e tutto ciò che facciamo deve rientrare in un’ottica di marketing precisa.
Selezionare con attenzione la challenge giusta e, ancora meglio, idearne una tutta nostra lanciandola con un hashtag ad hoc ci farà raggiungere risultati migliori in termini di awareness ed engagement.
Nel 2019 il brand Chipotle ha lanciato una campagna chiamata #GuacDance basata su una coreografia dedicata agli avocado. L’intento era quello di promuovere la propria salsa guacamole. Nella settimana successiva alla conclusione della campagna la salsa guacamole di Chipotle ha registrato un boom di vendite, che ha fatto registrate un +47%.
COSA FARE PER INIZIARE A FARE CONTENT MARKETING SU TIK TOK
Abbiamo valutato i pro ed i contro e abbiamo capito che usare tik tok per le aziende può essere una buona occasione.
La prima operazione da fare a questo punto è aprire il nostro account e cominciare a studiare il funzionamento della piattaforma. Anche se piuttosto intuitivo, tik tok ha moltissimi tool disponibili quindi prima di lanciarci nel primo video facciamo un po’ di prove per essere certi di aver capito cosa fare.
Guardiamoci un po’ intorno, cominciamo ad osservare cosa fanno i nostri competitors, quali sono le challenge del momento, guardiamo gli hashtag e cerchiamo di capire cosa può piacere al nostro target.
Assicuriamoci di passare all’account pro per accedere alle statistiche che ci forniranno:
- Informazioni sulle view
- Insight sulle performance dei contenuti
- Analisi qualitativa dei follower
- Informazioni sul comportamento online della nostra audience.
Tutte queste statistiche saranno fondamentali per costruire il nostro calendario editoriale, la nostra content strategy e ci daranno indicazioni su quando pubblicare i nostri video o quando andare live.
Proviamo a lanciare una nostra challenge o a creare un nostro set di lenti, filtri o emoji brandizzati. Questi sono elementi univoci, che riportano solo alla nostra azienda e che hanno un “potenziale virale” notevole.
Cerchiamo di sfruttare a pieno il cross posting che tik tok ha reso davvero semplice. Usiamo i contenuti più adatti anche sulle altre pagine social del brand. In questo modo amplificheremo notevolmente le condivisioni.
Se riteniamo che possa essere una buona idea, contattiamo uno o più creator che siano riconosciuti nella community di tiktok. Una collaborazione con la persona giusta può portare ottimi risultati anche in termini di conversioni e vendite.
Una campagna realizzata in partnership con un creator che ha una community vasta e focalizzata ha il vantaggio di avere:
1- Costi ridotti perché i creator su tik tok sono più economici degli influencer tradizionali.
2- Un potenziale virale enorme e quindi la possibilità di farsi conoscere da tantissimi utenti.
3- Facilità di misurare le performance e i risultati quasi in tempo reale.
TIK TOK FOR BUSINESS, ALCUNI TOOL
Fino allo scorso anno le aziende potevano fare campagne di marketing su tik tok basate su hashtag, challenge e sulla collaborazione con creator popolari. Il loro scopo era principalmente fare brand awareness e non campagne di conversione o vendita in senso stretto (questo era reso difficile dall’impossibilità di inserire link esterni).
Il 2020 ha visto la nascita di tik tok for business, una piattaforma globale che offre soluzioni di marketing pensate appositamente per le aziende. Attraverso gli strumenti di tik tok for business i brand possono creare contenuti creativi, originali e coinvolgenti. In questo modo possono allargare la propria base utenti e dialogare con la propria community in modo mirato.
Tra i tool presenti nella piattaforma troviamo:
- Pubblicità in feed. Sono contenuti che vengono visualizzati nella sezione For You, in mezzo a tutti gli altri video realizzati dagli utenti.
- Top View/Top View Lite. Sono modalità a schermo intero che appaiono appena l’app viene avviata.
- Branded Hashtag Challenge PLUS. Serve a dare un boost alle challenge lanciate da un determinato brand e permette di inserire un link per effettuare un acquisto direttamente in app.
- Branded Effects. È la possibilità di creare effetti, lenti e filtri brandizzati.
Come tutti i canali social, tik tok può rappresentare un’occasione o una perdita di tempo, se non addirittura una pessima idea.
È fondamentale perciò, prima di lanciarsi sul nuovo social di tendenza, chiedersi se usare i tool di tik tok per le aziende sia utile. Dobbiamo capire se ci permetterà di raggiungere il nostro target, i nostri obbiettivi e se è in linea con i nostri valori.