Quella del food blogger sembra essere una professione sbucata dal nulla negli ultimi anni. Dai più è considerato un hobbista, una sorta di chef virtuale che cucina, fotografa i propri piatti e li piazza in un blog per gioco, oppure uno che pubblica video-ricette su Youtube. Poi alcuni di questi food blogger te li ritrovi negli eventi a tema food, in tv, o su un palco a promuovere i loro libri. E ti chiedi come ci siano arrivati.
Ebbene, togliti dalla testa che i food blogger più famosi siano arrivati dove sono per gioco. Il loro successo ha alle spalle gli stessi ingredienti (per essere in tema) del successo di un imprenditore: passione, zelo, un’incrollabile fiducia nel proprio progetto e tanto lavoro su più fronti.
Fare il food blogger è infatti un vero e proprio investimento di risorse, tempo e denaro per
- cucinare, ossia il creare pietanze che saranno il perno e contenuto del blog (se fatto di articoli e immagini) o vlog (ossia un video-blog, un genere su un canale di Youtube)
- ottimizzare i propri post come SEO comanda, ossia scrivendo post secondo le regole del SEO copywriting al tempo stesso stilando articoli originali e interessanti. Il tutto in un sito anch’esso ottimizzato in ottica SEO secondo tutti i crismi.
- curare il visual, con belle foto da pubblicare in calce agli articoli nel blog, nella relativa pagina Facebook e (soprattutto) in un profilo Instagram dove il cibo riscuote followers.
- creare relazioni online e offine (stringendo contatti con altri blogger, facendo linkbuilding e partecipando a contest di cucina o altri eventi a tema food)
Non è esagerato dire che un food blogger di professione ha in nuce la stessa mentalità imprenditoriale di chi è titolare di un’impresa agroalimentare. Entrambi peraltro hanno come focus della loro attività il cibo anche se da angolazioni differenti: l’imprenditore si focalizza sul business in sé, il food blogger può diventare un vero e proprio messaggero del brand (in inglese brand ambassador) del primo.
Un food blogger di grande richiamo, forte della sua stoffa influencer del web e/o dei social, funge da bussola per i consumi dei suoi followers e può convertirli in clienti per la PMI alimentare per cui opera. In che modo? Ovviamente pubblicando video/articolo in cui prepara piatti facendo uso degli ingredienti dell’impresa. Nel contenuto pubblicitario in questione fai in modo che il marchio del prodotto oppure il brand del tuo ristorante campeggi in bella mostra in foto o nel procedimento della ricetta del food blogger. Se poi lo riterrai opportuno sponsorizza il contenuto con una campagna di advertising online che raggiunga quanti più utenti possibili.
Il food blogger è una cassa di risonanza mediatica potentissima per un’impresa del food, sia nel virtuale che nel reale, ma la crescita di un business necessita anche di una consulenza a 360°.