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Le operazioni Venture Capital: come tutelarsi dalle scalate

Le operazioni Venture Capital: come tutelarsi dalle scalate

Per una startup l’affidarsi ai fondi messi a disposizione dai Venture Capital risulta uno strumento davvero utile ed efficace. Infatti puoi sfruttare finanziamenti in certi casi di grande entità, a volte maggiori di quelli che puoi trovare tramite Invitalia. Questo permette alla startup di avviare quel percorso di crescita che permetterà all’azienda di decollare e ai finanziatori di ottenere il guadagno sperato.

Purtroppo però non sempre le cose vanno come tutti si aspettano. Uno degli effetti imprevisti di questo percorso riguarda la possibilità da parte del Venture Capital di scalare la società, prendendone il controllo.

Si tratta di una situazione per certi versi anomala e che in genere difficilmente porta a risultati finali positivi. Le ragioni sono più d’una, vedremo di spiegarle tra poco. Ma quello che è più importante è individuare gli strumenti che permettono allo startupper di mantenere il controllo della società, anche in presenza di un Venture Capital ingombrante.

 

Venture Capital quando è utile e quando diventa un problema

In un articolo precedente abbiamo spiegato come in genere operano Venture Capital e Private Equity. Nel caso del Venture Capital dobbiamo parlare di un’azione di finanziamento che dovrebbe essere di sostegno nella fase iniziale della startup.

Per questo motivo dovrebbe essere importante che l’investitore creda nel progetto e soprattutto nelle sue prospettive di crescita. Quest’ultimo fattore è sicuramente il più importante nell’ottica del Venture Capital. In questo modo infatti le quote della startup avranno un valore in continua crescita.

In altri casi però, per motivi diversi, decida di scalare la startup. Ci sono varie ragioni per le quali questo può accadere. In genere però non è un’operazione che porta ai risultati attesi per il futuro della startup. Qui parliamo di Venture Capital puri.

In questi casi chi ha portato in dote ingenti somme per la partecipazione non è certamente uno specialista del campo dove opera la startup. Va poi considerato che si vada a perdere di vista l’obiettivo primario per cui è nata la startup stessa.

Il caso in cui sia un colosso di un certo settore a decidere di finanziare una startup dello stesso ambito e poi decida di acquisirla, è un caso ancora diverso. Ma noi guardiamo le cose dal lato dei fondatori della startup. Vediamo gli errori da evitare.

 

Il giusto term sheet per affrontare un Venture Capital

Per “term sheet” s’intende tutta una serie di clausole poste dal Venture Capital per la concessione di fondi in cambio di quote. In questo documento vi sono tutta una serie di elementi che possono permettere allo startupper di mantenere il controllo dell’azienda. Due sono i punti chiave del term sheet che devono essere attentamente valutati.

Il primo riguarda la prelazione sulla cessione delle quote che andranno sotto il controllo del Venture Capital. Non vuol dire che quest’ultimo è obbligato a rivendere le sue quote a uno dei fondatori, ma che essi potranno pagare la cifra di vendita e ritornare in possesso delle quote. Questa clausola è importante riguardo anche a un altro punto di cui tra breve parleremo.

L’altro punto davvero fondamentale riguarda la clausola di non diluizione. In caso di aumento di capitale e dell’ingresso di nuovi personaggi nella startup, il Venture Capital mantiene la stessa percentuale di quote. Si capisce quindi che, nel lungo periodo la quota in mano al finanziatore potrebbe risultare sempre più importante, mentre quella dei soci fondatori sarà sempre più marginale.

 

La clausola di prelazione per la cessione delle quote dei soci fondatori

Uno degli snodi più importanti riguardanti il controllo di una startup riguarda poi i rapporti tra i soci fondatori. La proprietà delle quote di solito sono equamente ripartite, ma non è una regola. Al momento dell’ingresso di un Venture Capital la percentuale complessiva dei soci fondatori ovviamente si riduce. Inoltre il Venture Capital può decidere di provare ad acquisire una delle quote dei soci per prenderne il controllo. Lo statuto originario della startup deve quindi prevedere una simile clausola.

 

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Per chi decide di avviare una startup sono tanti i dubbi dal punto di vista legale e dei finanziamenti. Per questo motivo è fondamentale avere al tuo fianco esperti che sappiamo aiutarti a prendere le scelte giuste. Con Up2Lab puoi seguire il tuo percorso di creazione e crescita della tua startup senza affanni. E l’approccio con i Venture Capital risulterà profittevole e senza rischi. Mettiti in contatto con noi per un incontro informativo.

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