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La Puglia e il marketing geolocalizzato: il rilancio su scala locale di PMI e territorio.

La Puglia e il marketing geolocalizzato: il rilancio su scala locale di PMI e territorio.

Per capire quanto il marketing geolocalizzato e sia efficace per la promozione delle PMI pugliesi bisogna fare il punto su che paradiso sia questa regione. Con i suoi paesaggi da sogno, il suo essere una meta vacanziera per vip e la sua forma a penisola riconoscibile in ogni cartina la Puglia è di fatto la California italiana. E ha anche quel “quid” in più che la California non ha: una storia millenaria che ha sparpagliato per la regione trulli, borghi e chiese barocche e un’altrettanto ricca tradizione culinaria.
Vien da sé che ogni impresa turistica o agroalimentare pugliese che promuove se stessa promuove indirettamente anche il territorio. Oppure accade anche il contrario: che la Puglia faccia “brand” a sé e dia risalto alle sue PMI. Tutto questo promuoversi a vicenda fra imprese e territorio prende il nome di marketing geolocalizzato o local based marketing.
Nel 2017 il marketing su scala locale si avvale di un preziosissimo alleato: il digital. E un marketing geolocalizzato e digitalizzato significa in sostanza:

  1. battere sulla tastiera di un pc, di un tablet o di uno smartphone l’oggetto della propria ricerca (es: “paninoteca”) e vedersi scorrere davanti agli occhi non i siti delle paninoteche di tutta Italia ma solo quelli della zona in cui ci si trova (in quanto Google conosce anche la postazione da cui gli utenti digitano). Queste pagine di risultati sono appunto definite SERP locali.
  2. osservare nella mappa di Google Maps (da pc, da smartphone o da tablet) tutti i puntini-paninoteche della tua zona e dove si trovano
  3. lanciare campagne di advertising a pagamento mirate esclusivamente a un target di utenti che abiti una determinata zona (ciò permetterà di non disperdere il budget su un’utenza troppo lontana geograficamente e quindi disinteressata al prodotto/servizio pubblicizzato)

Ma il marketing geolocalizzato significa anche “content”, contenuti che sappiano creare seguaci del brand. Ed è esattamente ciò che ha fatto Pescarìa, che oltre a puntare sul visual con le classiche foto dei suoi panini marinari crea mini video, riempie i canali social di foto che esaltano la bellezza di Polignano (dove la paninoteca è nata) ed espone sulle pareti del locale un vero e proprio storytelling della paninoteca. Ciò ha determinato un seguito tale da permettere a Pescarìa di aprire una seconda sede anche a Milano.
La bellezza di questa regione non poteva che diventare topic trainante del portale viaggiareinpuglia.it, volto alla valorizzazione turistica della regione. Anche qui ovviamente si è puntato sullo storytelling col contest “We are in Puglia” in cui si invitano gli utenti a postare foto e didascalie dei siti visitati. Il risultato è una sorta di diario di viaggio collettivo che si può ammirare sui social.
Case histories come quelle di Pescarìa e Viaggiare in Puglia dimostrano come la sinergia fra tradizione e innovazione non solo sia possibile ma ottenga risultati strabilianti.

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